domenica 16 novembre 2014

LA NOSTRA GIOVANE ITALIA

Siete stanchi di sentire in tv "l'Italia è un paese giovane" tutte le volte che succede qualche disastro naturale senza che nessuno vi spieghi perché? Bene, vediamo se riesco a spiegarvelo io con poche parole.
Allora, la storia dell'Italia inizia più o meno 28 milioni di anni fa, tra la fine dell'Oligocene e l'inizio del Miocene. I dinosauri erano passati a miglior vita da tempo (precisamente 65.9 milioni di anni fa) e i mammiferi già avevano preso il controllo dei continenti. In quel periodo, a largo di quella che allora era approssimativamente la costa della Provenza, una striscia di terra si staccò dall'Europa e iniziò a ruotare in senso antiorario, con il perno di rotazione posto più o meno dove c'è la Liguria (forse, la cosa è discussa).
20 milioni di anni fa la situazione nel Mediterraneo era la seguente:
Paleogeographic map (after Popov et al., 2004)



I frammenti di Europa che si erano staccati dalla Francia avevano già fatto un bel viaggetto verso est e tra Provenza e il blocco Corso-Sardo-Calabrese (forse con un po' di Toscana) si stava aprendo l'attuale Bacino Provenzale, cioè l'area di mare tra la Costa Azzurra e Corsica e Sardegna.
Prima ho parlato appunto di Corsica, Sardegna, Calabria e forse Toscana perché i resti di quel pezzo di Europa si ritrovano in queste regioni, la cui geologia è più simile a quella della catena alpina che a quella tipicamente appenninica.
Dico questo perché le Alpi erano già formate da un bel pezzo, ed erano la catena costiera che si affacciava a sud verso l'Africa. La storia della catena alpina è quella che si sa, cioè che si è formata perché l'Africa è andata a sbattere contro l'Europa, ma quasi nessuno sa che le Alpi hanno una storia superiore ai 100 milioni di anni (cioè quando i dinosauri camminavano c'erano anche le Alpi), mentre la storia dell'Appennino arriva a malapena a 30 milioni di anni fa. Quindi, che le Alpi sono più giovani dell'Appennino perché sono più alte è una fregnaccia. Le montagne non crescono di colpo fino a 6000 metri e poi piano piano si abbassano, è da idioti pensare una cosa del genere.
Comunque, come dicevo, una striscia di catena alpina attaccata alla Provenza 28 milioni di anni fa si stacca e inizia a ruotare in senso antiorario.
14 milioni di anni fa, durante il Miocene, la situazione era questa:
Paleogeographic map (after Popov et al., 2004)
Il bacino provenzale (West Mediterranean basin) era già formato e Corsica e Sardegna si erano piazzate nella loro posizione attuale. La Calabria invece (e forse il forse pezzetto di forse Toscana, chissà) si era staccata dalle due isole e continua muoversi verso Est. Tra questi inizia ad aprirsi il Tirreno.
2 milioni di anni fa, nel Pliocene, arriviamo a questo punto:
Paleogeographic map (after Popov et al., 2004)

Più o meno l'Italia si riconosce. Tra la catena appenninica, in piena formazione, e la Puglia, rimasta fuori dai giochi, c'era un braccio di mare che in pochi milioni di anni sarebbe stato chiuso. Adesso la situazione è ovviamente questa:

C'è chi dice che non è vero, ma l'attuale situazione dell'Italia è che la nostra bella nazione sta continuando a muoversi verso Est, e il nostro destino sarà quello di salire prima sopra la Puglia, poi continuare il viaggio andando a sbattere contro i Balcani. L'Adriatico si chiuderà, il Tirreno diventerà più esteso e lungo la costa dei trabocchi abruzzese non si mangerà più lu brudat d pash a la uashtas (e la cosa mi rende molto triste).
Ora, cosa c'entra questo sproloquio con la storia che l'Italia è un "paese giovane".
Tanto.
28 milioni di anni a livello geologico non sono nulla. Se considerate che la Terra ha 4,5 miliardi di anni, capirete che in rapporto a questa l'Italia esiste da due giorni. Quindi, a livello geocronologico, l'Italia è come una neonata.
Le dinamiche prima descritte, anche se qualcuno si ostina a confutarle, sono tuttora attive, e sono le stesse che provocano i disastri sismici nel nostro paese. I terremoti sono causati proprio dal fatto che l'Italia si sta spostando verso est, e non perché l'Africa spinge verso l'Europa. Se fosse così la stessa Italia non dovrebbe avere la forma che ha, ma dovrebbe essere spiattellata verso l'Europa come le Alpi, e invece non è così. Quindi, basta con la storia dell'Africa, siamo sismici perché ci stiamo muovendo per fatti nostri.
Poi, in Italia ci sono montagne formate da poco, cioè l'Appennino, e dove ci sono montagne ci sono frane. La pratica è ovvia: per gravità, tutto quello che sale prima o poi scende. Io porto una porzione di terreno a 3000 metri di altezza? Gli eventi climatici lo eroderanno e trasporteranno i sedimenti al livello del mare. Tutti i terreni tendono al livello del mare (anzi meglio, tutto tende ad occupare "quote con energia potenziale gravitazionale più bassa", cioè tutto tende ad avvicinarsi il più possibile al centro della Terra, più o meno). Il fatto che l'Appennino frani in modo più disgraziato delle Alpi è dovuto alla natura delle rocce che lo caratterizzano. In parecchie aree della penisola ci sono terreni argillosi. Le argille, a dispetto dell'aspetto (bel gioco di parole) sono comunque rocce, ma essendo rocce "non coese" franano facilmente. Le argille, come i calcari e le arenarie comunissimi in Appennino, sono rocce "superficiali", e quando si forma una catena montuosa sono le prime a essere sollevate. Essendo superficiali, sono più erodibili delle rocce in profondità perché sono meno "dure" (diciamo così). In pratica, nelle Alpi affiorano rocce più "resistenti" perché, avendo una storia molto più vecchia, sono affiorate le rocce profonde della crosta, mentre quelle superficiali sono state erose da tempo (a parte che nelle Dolomiti e in qualche altra zona). L'Appennino invece, essendo un giovanotto, è fatto da rocce meno resistenti e più propense all'erosione, e quindi a franare.
Di conseguenza, dopo tutto quello che ho detto, mettetevi in testa che viviamo in un paese geologicamente "capriccioso", che si sta ancora formando, crescendo ed evolvendo. In pratica, è un paese "giovane", appunto.
In tutto questo non ho parlato dei vulcani. Forse lo farò un'altra volta, o forse non lo farò perché li odio, ma anche questi ci sono per la storia che l'Italia è giovane. Nelle aree dinamicamente attive i vulcani sono una presenza costante.
Liquidati così i vulcani, e dopo aver cercato di usare meno parole possibili, vi dico buonanotte e mi metto a guardare svogliatamente la tv.
Arrivederci e blablabla.

Nessun commento:

Posta un commento