Quindi, chi sono?
Potrei benissimo rispondere "Non lo saprete mai", ma sarebbe alquanto antipatico da fare, quindi darò qualche informazione.
Sono Simone Racano, momentaneamente ho 27 anni e mi mancano due esami (e mezzo) per avere una laurea magistrale in Geologia del Territorio. Se qualcuno pensa che sono fuoricorso, anche se ho 27 anni, la risposta è "No". Il ritardo accumulato deriva prima di tutto dalle superiori. Frequentavo il Liceo Scientifico R. Mattioli di Vasto (CH), e al quarto liceo mi sono fatto bocciare. "Mi sono fatto" bocciare, perché, nonostante i voti decenti, ho accumulato qualcosa del tipo un mese e mezzo di assenze poiché facevo filone con Bruno (fare filone in Abruzzo = marinare la scuola) e chi altri capitava. Comunque, dopo la bocciatura non volevo tornare a scuola per nessuna ragione al mondo, e invece ci sono tornato. Nella nuova classe ho conosciuto la mia ragazza, e ora sono più di otto anni che stiamo insieme (e sono molto contento che vada così).
Un altro anno l'ho perso durante il secondo anno di triennale per via di una presunta brutta infezione polmonare che poi si è rivelata essere asma dovuto ad allergia verso le parietarie. Un bel regalo che mi ha dato questa diavolo di città, che va sotto il nome di Roma e in cui abito dal 2007.
Io provengo dalle campagne di Fresagrandinaria (CH). Mio padre è coltivatore diretto, mia madre pure sta in campagna, l'aria è pulita, scorrazzavo tutti i giorni a cavallo per i boschi incappando spesso in coppiette imboscate nell'intento di copulare (maledetti invasori di territorio), andavo a pescare, facevo il matto con i trattori e non sono mai stato allergico a nulla. E ripeto, MAI.
Quindi, cara Roma, sei tanto bella, però vaff.....
Continuando, sto cercando di fare il geologo, e ho scelto questo percorso perché, essendo una bestia selvatica, è una materia a me affine e fino ad oggi mi ha dato molte soddisfazioni (oggi ho un esame, vedremo se sarò soddisfatto anche stasera). Quello che mi piace osservare e studiare è il territorio nella sua generalità, come ho sempre fatto fin da piccolo e come mi ha insegnato quella volpe di mio padre. Se non avessi lavorato in campagna, se non avessi imparato a capire la terra, il tempo, l'acqua e la vegetazione sicuramente non avrei ottenuto quello che ho ora. La bellezza del Creato si può comprendere a fondo solo imparando ad osservarla nella sua completezza.
Un'altra cosa che mi ha lasciato la campagna è una sorta di empatia con le bestie, nel senso che faccio facilmente amicizia con gli animali, o almeno capisco se un animale (che siano cani, gatti, cavalli, montoni, caproni, tacchini, cinghiali e altri abitanti delle faune agresti) ha intenzione di salutarti cordialmente, ignorarti o prenderti a botte. E a botte con gli animali ho fatto parecchie volte, soprattutto contro caproni e montoni. Questi sono i divertimenti della campagna, e se mio padre continua a farlo a cinquant'anni significa che è divertente davvero, ieheheheheheheheh!!!
Comunque, dov'ero rimasto... Ah, ho parlato di "bellezza del Creato". Lo dico perché sono un credente, per l'esattezza cristiano cattolico tranquillamente aperto a qualsiasi forma di discussione con qualsiasi tipo di esponente di altre fedi o religioni o culture. In pratica non ho pregiudizi verso nessuno, a parte verso l'italiano medio, una delle tipologie di essere umano a cui manca completamente il buon senso.
Nonostante sia sempre stato una "persona di scienza", sono credente e sono contento di esserlo. Una volta a chi mi chiedeva il perché rispondevo "vai a vedere cosa dice Pascal sulla scommessa di Dio". Ora i motivi che ho sono altri, ben più seri e di cui non voglio parlare perché sono fattacci miei. Rimane il fatto che, secondo me, una vita senza Dio non è una vita felice.
Cosa mi rimane da dire? Boh. Forse che mi piace leggere, scrivere, mangiare roba buona, dire cazzate con gli amici a un tavolo sorseggiando qualche alcolico (ma senza esagerare, ovviamente, anche se sono abruzzese) guardare bei film e serie tv dissacranti (in primis Community, è troppo bella), mi piace molto la storia (infatti ero molto portato nella storia ed era la materia in cui eccellevo a scuola, oltre che in filosofia, che però odiavo da morire. Infatti tutti si aspettavano che avrei studiato storia all'università, ma siccome sono un disgraziato che non da mai soddisfazioni a nessuno ho scelto di fare geologia. Mai scelta più azzeccata).
Cosa odio? Odio halloween, i pregiudizi (soprattutto i pregiudizi), gli imprenditori che hanno messo le mani sugli appalti de L'Aquila, odio le frane e odio il mare. Il mare mi annoia da morire, meglio la montagna, e soprattutto meglio la Maiella, la madre d'Abruzzo (un giorno scriverò perché si dice così).
Ho finito? Penso di si, ho scritto pure troppo. Quindi, se leggerai quest'articolo, sappi che prima o poi verrò a prenderti... sai troppe cose su di me...
Ah già, cosa scriverò in questo blog? Semplice, quello che mi pare, in merito ad argomenti di carattere scientifico e non che mi passeranno per la testa, cercando di spiegare le cose in modo chiaro e leggero. Speriamo bene.
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